Non tutte le porte blindate sono delle buone porte anti-effrazione, quindi è necessario capire come si deve fare a scegliere una porta blindata.
La presenza di un ingresso blindato è un buon deterrente
Questo, se vogliamo, è sicuramente il primo deterrente per i malintenzionati. Una buona porta blindata casa, infatti, impegna troppo i delinquenti, quindi preferiscono lasciar perdere e passare a qualcosa di più accessibile.
Anche se i furti nelle abitazioni sono lievemente calati, in 10 anni i numeri sono cresciuti del +94%. Dal centro di ricerca Transcrime dell’università la Cattolica di Milano, il professor Marco Dugato dichiara: “Negli stessi anni si è però ridotto il numero di reati contro banche, uffici postali e automobili grazie a sistemi di sicurezza in grado di scoraggiare chi vuole commettere il reato. La stessa cosa dovrebbe avvenire per le abitazioni private, intervenendo sulle cause che le rendono più attrattive e facili da colpire per i criminali”.
L’installazione di serramenti antieffrazione, sempre in base alle dichiarazioni fatte dai ricercatori, riducono i tentativi di furto del 25%.
La porta blindata e la sicurezza
La porta deve essere certificata e deve riportare la classe di sicurezza. Per questo motivo è bene rivolgersi a professionisti del settore come torinofinestre.it che, oltre a fornire materiale serio e certificato, sanno consigliare sulle soluzioni da adottare in base alle proprie esigenze. Per un buon accesso blindato, infatti, non basta cambiare la serratura, come fanno tanti, servono anche stipite e porta specifici, altrimenti sono soldi gettati. Tra l’altro non si deve dimenticare che le installazioni dei sistemi di sicurezza rientrano negli incentivi per le ristrutturazioni edilizie, quindi è possibile accedere ad un bonus del 50% sulla spesa sostenuta, attraverso la dichiarazione dei redditi che verrà spalmata su 10 anni. Per fare un esempio, se una porta blindata costa 2000 €, si potranno detrarre 1000 euro in 10 rate da 100 euro l’anno.