
Faranno di tutto per lo scudetto, ma nel caso di sconfitta non dovranno deprimersi
L’occasione è la presentazione del ritiro, il secondo dopo quello di Dimaro, che si svolgerà a Castel di Sangro. C’è anche il governatore dell’Abruzzo, Marsilio, ed il sindaco del comune, Caruso. Ma il protagonista è senz’altro il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Ancora critiche, ma soprattutto discussioni nei confronti del rinnovo di Khoulibaly, Mertens e gli altri; il presidente, a tal proposito, ha affermato che la decisione spetterà a loro, cambiando poi slogan verso la piazza, dove ha affermato che faranno di tutto per portare lo scudetto a Napoli; ma se nel caso non sarà così non dovranno di certo deprimersi.
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De Laurentiis e Spalletti
Si parla dunque di rinnovi, e De Laurentiis risponde che Khoulibaly e Mertens decideranno loro: non si può gestire come vorrebbe, perché ci sono diverse situazioni non gestibili per la società. Poi ci sono i giocatori particolari; ancora a proposito di mercato, ha già parlato da qualche settimana con l’agente per Bernardeschi e poi ne parlerà con Spalletti, e vedranno come si svilupperanno certe situazioni. E riguardo Cavani? Un discorso è prendere un portiere a 34-35 anni, un altro è l’attaccante. Occorre essere molto attenti riguardo le scelte, perché ne va degli equilibri della squadra. Non vogliono mandare via nessuno, ma di certo non si sveneranno. De Laurentiis non è nemmeno d’accordo con le critiche subite per la cacciata dell’allenatore più vincente d’Europa: lui stesso ha portato Ancelotti che ha accettato addirittura di ridursi lo stipendio, e non accetta che poi i tifosi lo fischino per un secondo posto dietro ad una Juve con i favoritismi. E a proposito ancora di Khouly e Mertiens, senza ripronunciare i loro nomi, ha affermato di stimarli; però dipenderà da loro comprendere se è solo la moneta a condizionarli o se sono disposti a condividere un ambiente che ha dato loro grandi soddisfazioni; perché se vince il Milan, con 40 milioni in meno, significa che sono fuori dai giri. E riguardo la competitività, il presidente parla anche da produttore cinematografico: ha vinto una settimana di biglietti d’oro, nel cinema comanda lo spettatore, mentre nel calcio ha dovuto accettare regole di cui non è a favore. A volte non basta essere i migliori: ne è un esempio la Ferrari, marchio di grande prestigio mondiale eppure da quanto tempo non vince? Anche Spalletti si è espresso a tal proposito. Da un punto di vista di lavoro servono le amichevoli; occorre ottenere equilibri di sostenibilità, mantenendo la competitività. Tuttavia, oltre al campo, ci vogliono anche i calciatori forti. Anche Luciano Spalletti è d’accordo con il Presidente nel riaprire lo stadio ai tifosi, per gli allenamenti, una volta a settimana, presso il Maradona. Vuoi allenarti a casa? Ecco come scegliere un tapis roulant elettrico.