 
            Tensione prima, durante e dopo la partita tra PSG e Inter con violenti episodi in Germania e Francia
La tensione che ha accompagnato la finale di Champions League tra Paris Saint-Germain e Inter non è rimasta confinata al campo di gioco, ma ha trovato sfogo nelle strade di Monaco e successivamente nelle città francesi. L’atteso evento calcistico è stato preceduto da violenti scontri tra le tifoserie che hanno richiesto l’intervento massiccio delle forze dell’ordine tedesche, costrette a utilizzare gas lacrimogeni per sedare gli animi.
Caos nei trasporti pubblici monacensi
I primi segni di tensione si sono manifestati sulla linea metropolitana diretta allo stadio, precisamente alla fermata dell’Università. Un gruppo di circa trenta ultras nerazzurri ha attaccato alcuni sostenitori francesi, provocando l’interruzione del servizio per quindici minuti. La polizia antisommossa è intervenuta prontamente disperdendo i facinorosi, ma secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Bild, alcuni tifosi interisti avrebbero riportato ferite al volto durante gli scontri.
Non si è trattato dell’unico episodio di violenza pre-partita. Presso la stazione di Fröttmanin, altri supporter dell’Inter avrebbero lanciato pietre contro i tifosi parigini. Questi ultimi, dal canto loro, avevano precedentemente provocato gli italiani nei pressi della Dallmayr House, situazione che aveva già richiesto l’intervento delle forze dell’ordine armate di manganelli.
Un dispositivo di sicurezza senza precedenti
Le autorità bavaresi, consapevoli dei rischi legati a un evento di tale portata, avevano predisposto un imponente schieramento di sicurezza. Quattromila agenti sono stati mobilitati: duemila all’Allianz Arena e altrettanti distribuiti nei punti strategici della città per prevenire incidenti tra le tifoserie e gestire l’afflusso di decine di migliaia di persone senza biglietto.
Monaco era preparata ad accogliere circa quarantamila tifosi interisti, molti dei quali privi del prezioso tagliando per l’accesso allo stadio. Per loro e per i sostenitori francesi nella stessa situazione, le autorità avevano organizzato specifiche fan zone: la Konigsplatz riservata ai parigini, con una capienza di 18.000 persone, e la Odeonsplatz destinata agli italiani, in grado di ospitare 16.500 tifosi.
Anche il vecchio Olympiastadion, ribattezzato Olympiapark per l’occasione, è stato attrezzato con maxischermi capaci di accogliere quasi 20.000 persone tra italiani, francesi e tedeschi locali interessati all’evento.
Il post-partita incendia Parigi
Se la situazione a Monaco è tornata gradualmente alla normalità al termine dell’incontro, è stata Parigi a diventare teatro di disordini ben più gravi. Le celebrazioni per la storica vittoria del PSG si sono rapidamente trasformate in scontri con la polizia, particolarmente intensi nella zona degli Champs-Elysées, con un bilancio finale di 131 persone arrestate.
L’episodio più drammatico si è verificato a Grenoble, dove un’automobile ha investito un gruppo di persone che festeggiava nelle strade, ferendo quattro membri della stessa famiglia. L’autista, che inizialmente si era dato alla fuga per evitare il linciaggio da parte della folla inferocita, si è successivamente consegnato alle autorità ed è stato posto in stato di fermo. Secondo le prime ricostruzioni, non si sarebbe trattato di un gesto intenzionale ma di una perdita di controllo del veicolo.
Un evento diviso tra sport e ordine pubblico
La finale di Champions League, che avrebbe dovuto essere esclusivamente una festa dello sport, si è quindi trasformata in un complesso problema di ordine pubblico sia per la Germania ospitante che per la Francia vincitrice. Le autorità di entrambi i paesi erano preparate a fronteggiare potenziali criticità, ma la portata degli incidenti ha superato le aspettative, evidenziando ancora una volta come certe frange del tifo organizzato rappresentino una sfida significativa per la sicurezza degli eventi sportivi internazionali.
Il bilancio complessivo della giornata resta comunque positivo se paragonato ai timori della vigilia: nonostante gli episodi di violenza, l’imponente dispositivo di sicurezza ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente, permettendo alla stragrande maggioranza dei tifosi di vivere l’evento nel rispetto delle regole.
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I tifosi dell’Inter, dopo questa delusione, possono consolarsi ripensando ai momenti più brillanti del loro percorso europeo, come quando i nerazzurri dominavano il percorso verso le semifinali di Champions, dimostrando che anche dopo una sconfitta così pesante, la storia del club rimane ricca di momenti gloriosi da cui ripartire per costruire nuovi successi.
