La sigaretta elettronica fa male o no?
La sigaretta elettronica fornisce un’alternativa al fumo classico, ma cosa sappiamo di questo dispositivo?
È un dispositivo che ha riscosso un gran successo tra i fumatori e abbiamo assistito ad un vero e proprio boom nell’apertura di punti vendita relativi alla sigaretta elettronica, ma sappiamo esattamente di cosa si tratta?
Che cos’è la sigaretta elettronica e come funziona
Il meccanismo della sigaretta elettronica è quello di far inalare una soluzione a base di acqua, glicerolo e glicole propilenico che dovrebbe ricreare la sensazione del fumo. Le sigarette elettroniche vaporizzano la soluzione tramite un atomizzatore, una resistenza e una batteria ricaricabile. Le soluzioni da utilizzare possono essere scelte con vari aromi, in base alle esigenze e al desiderio d’intensità del fumo. I compiti di questo apparecchio dovrebbero essere due: soddisfare il desiderio del fumo e portare alla disintossicazione da fumo.
Sigaretta elettronica senza nicotina?
La percentuale di nicotina varia secondo la scelta dell’utente. In commercio si trovano liquidi già pre-dosati con percentuali specifiche di nicotina:
- 0% soluzioni prive di nicotina;
- 0,9% soluzioni con contenuto medio;
- 1,8% soluzioni con contenuto alto.
La percentuale di nicotina deve essere sempre dichiarata e non può superare il 2%. Molti studi sosterrebbero che la sigaretta elettronica senza nicotina crea meno danni del tabacco assunto per combustione.
Inizialmente era utilizzata come metodo per “disintossicarsi” dal fumo, ma è entrata nell’uso quotidiano di tante persone che la vedono come un oggetto di piacere.
La sigaretta elettronica fa male?
Studi recenti hanno messo in dubbio le teorie iniziali, anche se non esistono prove sulla tossicità o meno di questo metodo d’inalazione del fumo. In teoria, il fumo emesso dovrebbe essere molto meno nocivo di quello ottenuto con la sigaretta classica. Con l’emissione del vapore non si hanno residui di catrame, benzene e idrocarburi policiclici aromatici, quindi i rischi oncologici sono nettamente minori rispetto al fumo tradizionale.
Per quel che riguarda le conoscenze attuali, si sa che questo dispositivo non contiene i componenti cancerogeni tipici del fumo classico, ma l’OMS ha dichiarato che non esistono studi così approfonditi da poter dichiarare il la sigaretta elettronica completamente sicura. La LIAF (Lega italiana Anti Fumo), invece, ha condotto degli studi che hanno confermato la ”non tossicità” del prodotto. Per a Food and Drug Administration americana, che ha individuato due sostanze che ritiene particolarmente dannose per il fisico, la sigaretta elettronica fa male.
Sigaretta elettronica in Italia e nel mondo
In Italia, il Ministero della Sanità, obbliga i produttori di questi dispositivi a segnalare accuratamente la percentuale di nicotina accompagnandola ai simboli di tossicità. Le sigarette elettroniche che contengono nicotina non possono essere vendute in Australia, Finlandia e Hong Kong. In Austria, Danimarca, Malesia e Nuova Zelanda, invece, sono considerate dei presidi medici e possono essere acquistati nelle farmacie.